Giornalino 2006 - Le giostre del 2006 ancora sotto il segno di Re Emanuele I

Credo si debba riscrivere il vocabolario per trovare un aggettivo da attribuire ad Emanuele Capriotti, che i sestieranti di Porta Romana hanno ribattezzato “Re Emanuele”. Adesso che detiene il record assoluto di cinque vittorie su altrettante partecipazioni si lascia alle spalle grandi cavalieri come Ricci, Vignoli e Margasini.
Un lavoro costante per tutto l’arco dell’anno, fatica, passione e la fortuna di avere una famiglia sempre disponibile. Sono queste le chiavi del successo. Elvira, madre tuttofare. Gianni e Roberto, padre e fratello, ovviamente insostituibili. Desirče, la ragazza ideale, sempre vicino a condividere la sua passione. Tutto lo staff, pronto e compatto in ogni momento, a partire da Pierluigi Alesiani sempre al suo fianco, il prezioso veterinario dottor Giuseppe Bassetti, il maniscalco Mariano Matricardi, Renzo Virgili (davvero unico) e Ugo Valianti che hanno collaborato alla preparazione dei cavalli.
Quando il tempo lo permette, per il nostro eroe la sveglia suona alle 5: carica i cavalli nel trailer e li porta al mare a passeggio sulla spiaggia. Poi torna a casa, li accudisce, li fa mangiare e pulisce i box. Questo č l’inizio della giornata tipo di Emanuele. Poi otto ore di lavoro e di nuovo a casa con i cavalli che lo aspettano. Va nel campo dove ha riprodotto l’otto del Campo dei Giochi, comincia a girare sulla pista e a colpire il moro …. che dopo migliaia di assalti sventola bandiera bianca. Un rapporto con i suoi quattro cavalli, Atlanda, Rocha Que Vola, Fuego e Stephanotis, che va oltre l’immaginazione, una sintonia fuori da ogni schema.
Dopo la vittoria, durante la sfilata di ritorno al Sestiere, lo sguardo di Emanuele si č posato sulla moglie dello scomparso Agostino “Usti” Pontani che assisteva al passaggio del corteo. E’ sceso da cavallo ed č andato ad abbracciarla. Aver assistito alla scena č stata un’emozione indimenticabile, come il rientro al Sestiere pieno di figuranti e tifosi che aspettavano il loro “Re” per osannarlo. Ma le emozioni non erano finite, c’č stato infatti l’abbraccio di Emanuele con Rossella, i loro sguardi insieme, nel ricordo di Titino.
Un ascolano di Castignano, Emanuele, capace di creare un entusiasmo senza uguali, che non vive la Quintana solo nei tre minuti del Campo dei Giochi, ma 365 giorni l’anno. Un grande cavaliere si diventa quando prima si č un grande uomo.
Questo č Emanuele Capriotti. Quello delle cinque vittorie su cinque Quintane!
un sestierante rossoblu