Giornalino 2008 Agosto - Roberta: Un Giorno da Dama
E’ Sabato, mi sveglio anche troppo presto, la mente ancora piena dei ricordi della cena propiziatoria della sera precedente, dell’emozione che quelle persone calde e accoglienti mi hanno fatto provare, un sospiro che è già nostalgia di qualcosa già vissuto ma…ci siamo, oggi la Quintana, i preparativi, il corteo, la giostra.
Mi guardo allo specchio e mi vedo bruttissima, penso che non ci riuscirò mai, che sverrò dal caldo e dall’emozione, che è impossibile farcela.
Poi ripenso a quanto erano accoglienti i ragazzi e gli altri del Sestiere e decido che devo vincere la paura e mi devo impegnare; devo dare il meglio per loro, per tutti quelli che mi hanno voluto, accettato, sostenuto. Chissà come si sentirà il grande Emanuele, lui si che ha una bella responsabilità!
Trascorro la mattinata negli ultimi adempimenti e passo a ritirare i bellissimi gioielli che l’orafo Massimo Ripa (“Jouayoux”) ha realizzato per me in tempi record, dopo lo studio accurato dell’arte rinascimentale.
Si parte, trucco (un grazie all’estetica “Victoria”), acconciatura (bravissimo Francesco) e poi mi vengono a prendere, destinazione dalla dolcissima sig.ra Rossella che ha messo a disposizione la sua casa per farmi vestire.
Arrivo, c’è il sontuoso abito nero e oro appeso che mi aspetta; manco solo io. Mi decido, ci entro dentro, gli accessori e………..eccomi, mi osservo, sono proprio io, adesso sono la dama di Porta Romana, la trasformazione è avvenuta, manca solo il mantello che verrà indossato fuori.
Aiuto!
Arrivano a salvarmi le mie mammine, le Sig.re Sandra, Camilla e Lucia (a cui va un grande e profondo affettuoso abbraccio), che già solo con la loro presenza, oltre che con il loro assenso, mi rassicurano. Tutto bene, bisogna andare, l’emozione, quella grande, è alle porte…precisamente a Porta Romana dove il Sestiere mi aspetta e mi regala il primo indescrivibile tuffo al cuore. E’ meraviglioso essere li, tra loro, tutti bellissimi nei costumi che tante volte ho ammirato da spettatrice. Tutti in ordine e si va, respiro profondamente e sorrido, e mi viene sincero il sorriso davanti ai volti gentili della gente lungo la strada. Ho anche un fantastico angelo custode (Maurizio, grazie) il che mi rende proprio tranquilla. Eccoci arrivati in piazza S. Pietro Martire; sento le lacrime agli occhi mentre passo tra i musici, squilli di chiarine e rullo di tamburi. Ci fermiamo, foto (anche con mia figlia Cecilia che mi aspetta da tempo), sosta e dal cielo arriva dell’acqua e della frutta…si riparte, Piazza del Popolo, Piazza Arringo, la folla, gli applausi, inghiotto la mia emozione e sorrido.
Non ci sono parole!
I ragazzi rossoblu dalle gradinate in attesa, mi regalano un bellissimo applauso.
Seduta allo Squarcia tra le altre dame, incrocio lo sguardo di Emanuele che mi dice “fai veloce” (si riferisce al fazzolettino da annodare); da quel momento un solo pensiero: voglio che vinca!!!
Inizia la giostra, si succedono i cavalieri, so che lui può fare meglio, recupereremo certamente. Invece no, Porta Romana non terminerà la Giostra: dopo Atlanda e Snow Bounty alle prove, oggi in gara anche Sbottonata si è infortunata. Finisce tutto in quel momento, vorrei fuggire, davvero, andare via, ma non posso, non vedo l’ora che termini ogni cosa per parlare con gli altri del Sestiere e con Emanuele.
Che tristezza!
Comunque è finita, usciamo e, inaspettato, mi si riscalda il cuore perché il pubblico applaude comunque il nostro cavaliere come lui sicuramente merita ed allora anche per ringraziare del rispetto e affetto che stanno dimostrando riesco nuovamente a sorridere.
Del resto Agosto ci aspetta.

L’emozione continua.
Porta Romana, per sempre
Roberta