Giornalino 2009 Agosto - La leggenda di un cavaliere |
Molto tempo fa, in un regno immerso nella natura, nel verde smeraldo dei campi, viveva un re con la passione dei cavalli. Sperava tanto che un giorno anche i suoi figli avrebbero condiviso il suo amore per
questi animali intelligenti, affidabili e meravigliosi. Ben presto la regina, sua consorte, diede alla luce il delfino del re. La prole continuò a crescere, ma il primogenito sembrava proprio aver ripreso le orme del padre.
Essendo molto piccolo non poteva cavalcare gli splendidi destrieri del re e così, anche per salvaguardare la sua incolumità, si allenava, fin dalla più tenera età, con un pony. Era già un piccolo talento, ma le prime insidie di un percorso dedicato
all’equitazione, stavano già dietro l’angolo. In una calda giornata il principe decise, come di consueto, di cavalcare il suo pony, quando all’improvviso il piccolo cavallo lo disarcionò. Nella staffa gli rimase
impigliato un piede e questa fatalità gli costò di essere trascinato in lungo e in largo per tutto il regno. Lo spavento del giovane e della sua famiglia fu così grande che nessuno sperò più di riverderlo in
groppa ad un cavallo. Bastarono però pochi giorni per ritrovarlo in sella, più convinto che mai ad ammansire il suo pony. Caparbietà e decisione lo accompagnarono in tutti i suoi allenamenti finché
arrivò il momento di far dimostrare il suo valore in campo. Scelse tra i destrieri più belli la sua compagna di avventura, Atlanda, e con lei gareggiò a tutte le competizioni cavalleresche che si
disputavano nei regni limitrofi. Il principe ed Atlanda erano orami imbattibili e temuti da tutti perché ogni volta il risultato restava invariato. Una vittoria inattaccabile su tutti. Un giorno, sempre in sella alla
sua cavalla, invitato a partecipare all’ennesima competizione, colpì il cuore di una giovane principessa, Desirée, amante della letteratura e tersicorea. La scelse come compagna di vita ed insieme ad Atlanda
trascorsero momenti indimenticabili. Ma un altro ostacolo si stava presentando sul suo cammino. A causa di una rovinosa caduta il suo agile e talentuoso destriero, compagno di mille avventure, morì,
lasciando un vuoto incolmabile nel cuore del principe. Stavolta però non era solo ad affrontare il dolore di una perdita così grande. Con lui c’era Desirée, i suoi sudditi ed anche i sudditi dei regni avversari che si inchinavano orami al mito di un principe diventato il
re delle giostre, che avrebbe affrontato nuovamente questa nuova sfida con lo stesso coraggio che lo aveva accompagnato e caratterizzato fin da bambino. Con lo spirito di un vero re. Re Emanuele.
|
|